sabato 7 maggio 2016

Le cose che devi accettare e le cose che puoi cambiare



Mi danno spesso nel cercare di capire le filosofie, o pseudofilosofie orientali che mirano all'accettazione degli eventi.
Mi fanno impazzire perché se tutti nel mondo diventassimo così come potrebbe essere ora il contesto mondiale e sociale.
Non ci sarebbero nuove scoperte che ci hanno portato a vivere più a lungo ed ad aumentare in maniera sproporzionata il numero di abitanti su questa terra.
Non considerare che è stata la non accettazione a creare il benessere che oggi abbiamo è una dissociazione cognitiva pericolosa.
E' vero che abbiamo creato, con la nostra sovrappopolazione e l'industrializzazione connessa, un stato di malessere per la terra. Le guerre, l'inquinamento e le carestie sono un problema che abbiamo creato, ma perché accettarlo e non impegnarsi a cambiarlo.
Mi sembra assurdo che queste filosofie, che ancora vivono e hanno sempre più seguaci in molte persone occidentali, non apprezzino le conquiste fatte dall'uomo.
Potrebbe essere anche questa una modalità di selezione naturale che si è instaurata nell'era moderna. 
Allontanandosi da una filosofia che non accetta, ma che vuole cambiare le cose, queste persone cercano la loro pace interiore infischiandosene del mondo. 
Non lottano ma meditano. Non cambiano le cose, ma le accettano. 
Le meditazioni migliori sono quelle che considerano il contesto interiore individuale, il contesto sociale storico culturale e agiscono con i mezzi esistenti e ne creano altri per continuare ad evolvere e migliorare il mondo.
La tridimensionalità della Teoria della Mente è quella che ha portato all'evoluzione dell'uomo perché lo ha messo in contatto con il suo ambiente. Ambiente è anche l'altro diverso da te: "io so che tu sai" "io so che tu sai che io so". Primo e secondo livello che acquisiamo nel corso del nostro sviluppo. Sviluppo sociale oltre che individuale.

Nessun commento:

Posta un commento