Vedita per trenta denari
Nelle mie elucubrazioni su cio' che avviene in questo momento attorno al reddito di cittadinanza mi viene in mente un immagine sulla nascita della società.
Secondo me le società sono nate perché non esisteva il frigorifero.
L'uomo quando comincio' a cacciare cacciava da solo piccole prede. In seguito si mise d'accordo con altri uomini per cacciare prede più grosse. Una volta preso un grosso bisonte e soddisfatto l'appetito dei cacciatori che fare di cio' che avanzava? l'idea fu quella di portare il resto dell'animae al villaggio e condividerlo con donne, vecchi, bambini, malati etc.
Cosi' cominciarono le prime comunità, grossomodo.
Oggi i frigoriferi sono diventati quasi individuali e non si condivide più. Ma la cosa peggiore é che sono stati creati dei frigoriferi chiamati Banche che contengono i soldi / cibo di cacciatori molto egoisti.
Questa é secondo me la rovina delle società:il "risparmio eccessivo".
Bisognerebbe impedire il risparmio sopra un certo livello e reinvestire il resto per il benessere sociale come migliorare questo mondo, ricerca di nuove energie, ricerca sulle malattie, etc.
Visualizzazione post con etichetta immigration. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta immigration. Mostra tutti i post
sabato 6 ottobre 2018
La società e il frigorifero
Etichette:
anthropology,
choices,
circularyeconomy,
culture,
democrazia,
democraziadiretta,
donne,
femme,
freedom,
history,
immigration,
matriarchy,
redditodicittadinanza,
résilience,
revenu,
sociology,
traditions,
village
lunedì 28 novembre 2016
4° part - Comment introduire le revenu de base sans sombrer un état?
La legalità e la cultura sono strettamente
legate tra loro.
La cultura deve essere gratuita e libera!
Le obiezioni più frequenti:
1. Come faccio a studiare e non morire di fame con questo sistema?
2.
La cultura per vivere o per
migliorarsi e migliorare il mondo?
3.
Studiare per un lavoro che forse
non esiste, o studiare perché abbiamo un dono personale, un talento e vogliamo
realizzarlo?
4.
La cultura ci libera?
Immaginiamo un sistema così strutturato:
1 – gli studenti:
a)
Scolarizzazione obbligatoria e
gratuita fino ai 18 anni.
b)
Dai 16 anni chi studia dovrà
superare ogni 2 mesi un test che se superato verrà premiato con un importo pari
alle ore di lezione (200 ore = 200€)
c)
Al superamento del BAC un premio
per fare il giro del mondo (anche viaggiare è cultura)
d)
Post Bac: i corsi universitari
sono strutturati in esami. Quindi ad ogni esame superato l’equivalente delle
ore del corso sarà versato all’allievo + le revenu de base (ogni corso non deve
superare i 3 mesi).
e)
Al raggiungimento della laurea un premio
come per il BAC.
2 – i professori
a)
In più al loro reddito universale
saranno pagati con uno stipendio base.
b)
Saranno pagati per il loro corso +
una percentuale per ogni allievo iscritto che supera gli esami del corso (gli
esami saranno supervisionati)
c)
La formazione continua sarà pagata.
d)
Quindi un professore riceverà: il
suo reddito universale + salario da
professore + salario da studente.
........................ continua .......................
mercoledì 23 novembre 2016
2° part - Comment introduire le revenu de base sans sombrer un état?
II° Parte – Chi pulirà le strade e farà i
lavori di “merda”? Come impedire che ciò provochi ondate migratorie dai paesi
più poveri?
Quando mia figlia mi ha sottoposto a questa
prova, confesso che mi sono dovuta sedere per riflettere e poter risponderle.
Mie risposte:
1-
hai ragione, bisogna riflettere su
ciò che significa cittadinanza e cittadino? Su quali sono i diritti di un
cittadino e quali sono i doveri?
2-
Consideriamo le funzioni sociali e
suddividiamole in quelle specializzate e quelle non specializzate (quelle che
concerne le immigrazioni).
3-
Le funzioni non specializzate sono
quelle che più interessano il Sociale in fattori di numeri – sono la
maggioranza.
4-
Se il cittadino ha diritto ad un
reddito di cittadinanza ha anche dei doveri nei confronti della sua
città/stato, giusto?
5-
Immagina questa situazione: su un
reddito di cittadinanza di 2.000€ lo stato (la comunità dei cittadini) chiede
un impegno di 1 mese l’anno, obbligatorio, di disponibilità del suo tempo per
le funzioni sociali (le chiamo “funzioni sociali” perché non è più un lavoro).
Estrazioni a sorteggio dai 18 anni alla pensione.
6-
Tra le “funzioni sociali” saranno
presenti anche funzioni di partecipazione al governo della città e del Paese
(estrazione a sorte con un impegno di un anno come deputato dove parteciperà
alla costruzione delle leggi, con stipendio da deputato da aggiungere al suo reddito di cittadinanza)
7-
Tutti quelli che accetteranno il
reddito dovranno anche accettare, secondo le proprie possibilità fisiche,
l’impegno sociale.
8-
Se, per esempio, un personaggio
come Sarkosy accettasse il reddito e non vuole impegnare il suo tempo per
pulire la città o un bosco, potrà donare un mese del suo reddito di
cittadinanza per qualcuno che prenderà il suo posto.
9-
Chi accetta, oltre il suo impegno
come cittadino, di lavorare per queste funzioni potrà aggiungere il reddito da
lavoro base. (2000€ + salario minimo)
OBIEZIONI
Ci sarà una grande disorganizzazione?
Ci sono migliaia di ingegneri
dell’organizzazione che potranno presentare i loro progetti.
VANTAGGI
1-
Se un ingegnere effettuerà il suo
servizio civile quel mese, comincerà con l’avere dei disagi in un primo
momento, ma tornando a casa si metterà a progettare un Robot che possa
rimpiazzarlo (vedi “Come capitalizzare i vantaggi”).
2-
Il professore universitario, il
politico, l’economista, etc.. comincerànno a rivedere le loro idee rispetto al
lavoro e alla società.
…….. continua ……..
Etichette:
anthropology,
circulareconomy,
europe,
feminism,
filosofie,
immigration,
lacoro work,
liberté,
paris,
policy,
redditodicittadinanza,
revenudebase,
travail
sabato 19 novembre 2016
Comment introduire le revenu de base sans sombrer un état?
Come introdurre
un reddito di cittadinanza senza affondare l’economia di uno stato e rivoluzionare
la cultura e i mercati?
Revenu Universel
Revenu Universel
Alcune sere fa sono andata all’ennesima
conferenza per “le revenu de base” o reddito di cittadinanza. Personalmente io
trovo l’idea decisamente interessante. Io penso che non sia presentata
correttamente. Il programma presenta molti punti deboli che però possono essere
migliorati con una buona discussione.
Mentre ero alla conferenza e ascoltavo il professor
Friot, mi rendevo sempre più conto dell’inganno
che le sinistre continuano a proporre ai popoli. Sembra quasi un inganno
religioso - ci sarà un dio che magicamente risolverà i problemi o la famosa “mano
invisibile”. Oppure un Dio che ti dice
che per vivere dovrai fare enormi sacrifici – vedi la “cotizazione” che impone
a chi lavora o ha lavorato di autotassarsi per aiutare il suo prossimo. Mi sembra
che queste ideologie si muovano vittime di una sindrome di Procne (la sindrome
della casalinga maltrattata) o di Stockolm (complice del proprio carnefice).
Nel mentre riflettevo sulle resistenze che ci
sono ogni volta che ci sono dei cambiamenti sociali ( 40 o 36 ore lavorative,
vacanze pagate, voto alle donne, etc.). ogni volta che il mondo ha cambiato
passo, chi resisteva evocava tutte le catastrofi possibili e immaginabili per
poi ritrovarsi decenni dopo più ricco di prima (il capitalismo e il
capitalista). Senza ignorare che le sinistre hanno fallito e sono diventate
economie capitaliste.
Tornata a casa, ho provato a raccontare a mia
figlia di 24 anni il progetto. Mia figlia, per me, è la mia personale “fossa
dei leoni”. Lei mi ha domandato: chi pulirà le strade se tutti hanno un reddito
di cittadinanza? Questo ristabilirà una nuova schiavizzazione e onde migratorie
dai paesi poveri, come risolviamo così il problema?
........ continua ......
Etichette:
berlin,
circulareconomy,
citizenshipincome,
economicirculaire,
emigration,
europe,
femme,
immigration,
paris,
revenu,
revenudebase,
revenueuniversel,
sociology,
travail,
women,
work
martedì 7 giugno 2016
Revenu Universel - II° La culture
Questa bozza nasce perchè sono stata istigata a scrivere un programma rivoluzionario per l'Italia, ma si può applicare a tutto il mondo.
PROGRAMMA REDDITO UNIVERSALE
Quando si costruisce una piramide bisogna
cominciare dalla base.
La piramide dei bisogni: la Cultura.
La mia proposta per cominciare è la seguente:
1 – L'apprendimento dovrà essere retribuito.
(a) Frequentare corsi che arricchiscono il sapere e il saper fare dovranno essere retribuiti
(b) I professori saranno pagati dai propri studi personali e dalle Revenu Universel
(c) In questo modo cambierà l'umanità e il mondo del lavoro.
(d) Ci saranno ordini di controllo per gli abusi
(i) ……………..
(a) Frequentare corsi che arricchiscono il sapere e il saper fare dovranno essere retribuiti
(b) I professori saranno pagati dai propri studi personali e dalle Revenu Universel
(c) In questo modo cambierà l'umanità e il mondo del lavoro.
(d) Ci saranno ordini di controllo per gli abusi
(i) ……………..
OBIEZIONI - VANTAGGI
Si accettano tutte le vostre obiezioni e sopratutto i vantaggi che ne deriveranno.
Grazie
Etichette:
anthropology,
berlin,
circulareconomy,
circularyeconomy,
culture,
europa,
europe,
feminism,
filosofie,
immigration,
london,
paris,
revenu,
revenudebase,
revenueuniversel,
withoutrootsyoucanfly
sabato 23 aprile 2016
OK! QUANDO COMINCIAMO?
Mi trovavo nel mio ufficio all'interno del Centro per l'impiego di Cesena. Lavoravo come Orientatrice Professionale e mi occupavo di adolescenti dai 14 ai 18 anni e di uomini in transizione lavorativa. La persona che aveva appuntamento con me non si era presentata quindi avevo un'ora libera e stavo controllando alcuni documenti. Una mia collega, psicologa, bussa alla mia porta dicendomi:

Rispondo:
-va bene fallo entrare.
Mi appare un ragazzo russo alto circa un metro e novanta, spalle larghe, biondissimo, occhi di un blu profondo e un atteggiamento stile " Ti spiezzo" del film di Roky di Stallone. Gli propongo di entrare e chiudere la porta. Mi guarda male. Lo invito a sedersi sulla poltroncina d'ufficio davanti alla mia scrivania e gli porgo la domanda di rito:
- Come posso aiutarti?
Risponde:
-Voglio diventare ingegnere nucleare.
Rimango un po stupita da questa chiarezza d'intenti. Solitamente gli adolescenti non hanno le idee così chiare.prendo un foglio bianco, più per prendere tempo, e cominci a fargli alcune domande:
-nome, da quanto tempo ti trova in Italia, che studi hai fatto nel tuo paese, etc...?
Scopro che è appena arrivato da qualche mese in Italia al seguito di sua madre, ingegnere chimico, che aveva sposato un camionista di Cesena. Studiava 4 ore al giorno italiano e inglese e lavorava qualche ora al giorno in un fast food. Aveva studi scientifici nel suo paese, ma gli avevano riconosciuto, in Italia solo la terza media.
Terminata la mia raccolta di informazioni molto sintetica; rispondeva in modo telegrafico alle mie domande; comincio la descrizione del sistema scolastico in Italia e come fare per diventare ingegnere nucleare. Quindi 5 anni di liceo scientifico e altri 5 di università.
A quel punto non so più cosa dire, lui mi guardava in silenzio. Scorgo che sta pensando e mentalmente sta delineando il suo percorso. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo. A un certo punto esordisce:
- Ok! quando cominciamo?
Rimango sorpresa! Il tono è di sfida. Ho qualche attimo d'esitazione per pensare a come rispondere a questa domanda. Mi rendo conto che lui aveva stimolato il mio desideri di raccoglie una sfida. Rispondo:
- Cominciamo subito!
Prendo la cornetta del telefono e l'elenco dei licei scientifici della zona. Comincia la mia ricerca di posti disponibili; era fine settembre e la scuola era già cominciata; ricevo alcune risposte negative. Solo un liceo mi accetta questo inserimento fuori dai termini. Chiedo un appuntamento per un test d'ammissione e l'elenco dei documenti necessari per l'iscrizione. Chiudo la telefonata e consegno indirizzo, ora dell'appuntamento per il giorno dopo e l'elenco dei documenti. Si alza lentamente dalla poltroncina. Mi sembra incredulo. Mi ringrazia ed esce dal mio ufficio. Non lo rivedrò mai più.
Qualche giorno dopo ricevo una telefonata dal Preside del liceo:
- chi cazzo mi ai mandato?
Rimango basita. Penso dentro di me: che ha combinato? Abituata ai problemi degli adolescenti mi aspetto di tutto. Domando:
- Che ha fatto?
- E' un genio! Non ho mai visto un ragazzo di quell'età rispondere così ai tests. Questo ai nostri ragazzi gli fa tre giri intorno e loro non se ne accorgono nemmeno! Se non si perde, li farà impallidire tutti!
Resto a bocca aperta. Non so che dire.
Penso alla mia collega che mi aveva detto che forse era un po' tonto.
Non potrò dimenticalo. Mi è rimasto impresso nella memoria. Un ragazzo forte, orgoglioso e deciso. Con una potenza incanalata verso un obiettivo. Così diverso da noi italiani sempre a perderci in chiacchiere.
Etichette:
circulareconomy,
donne,
emigration,
immigration,
italiani,
mentalità,
narcissism,
nationalism,
policy,
politica,
roky,
women,
work
mercoledì 23 marzo 2016
God thing I was not born in Rome, Paris, Berlin, London - Meno male che non sono nato a Roma, Parigi, Berlino, Londra
il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno.
Martin Luther King
Un giorno un mio amico mi disse:
"Ringrazio Dio che non sono nato a Roma, Parigi, Berlino, Londra, Firenze, Forlimpopoli o altro!
Avrei rischiato di sprecare le mie risorse vitali nell'essere vanamente orgoglioso delle mie origini, di qualcosa che non è merito mio! Qualcosa che io non ho avuto niente, assolutamente nulla a che fare!
Potrei essere orgoglioso del mio cane, del mio gatto, della mia bicicletta dell'automobile o della mia casa! Sono mie Scelte Personali! In mancanza di meglio, se proprio avessi bisogno di riconoscimento...
L'appartenenza, No!"
Sono d'accordo con lui!
L'unica appartenenza di cui dovremmo essere Orgogliosi è l'appartenenza a questo piccolo Mondo chiamato Terra. Non posso dire di essere Orgogliosa di appartenere a questa Humanità!
Solo senza radici si vola!
Etichette:
berlin,
choices,
emigration,
immigration,
london,
nationalism,
paris,
pride,
rome,
senzaradicinonsivola
Ubicazione:
Parigi, Francia
lunedì 14 marzo 2016
I innate in me the felinity - HO INSITA IN ME LA FELINITA'
PARIGI 2015 UN ANNO PARTICOLARE
Lea racconta di una
chiamata che aveva ricevuto nel pomeriggio dalla sua amica Simona per gli
auguri:
-La Simo! Pensa, mi
ha detto, che adesso sta bene. Va da una psicologa. Ha lasciato la vela, era
diventata istruttrice, sai, è uno sport maschile perché la psicologa le ha
detto che doveva “riprendere contatto con la sua Femminilità”.
-Ah!ah!ah! Come
chiedere a un gatto di ritornare a essere un gatto. Ma, io sono già un gatto!
Ho insita in me la Felinità! Sono sempre stato un gatto!
-Queste psicologhe.
Capisco gli psicologi che dicono ciò, ma le donne!
Etichette:
anthropology,
emigration,
europa,
fede,
foi,
friend,
immigration,
laicity,
love,
mentalità,
paris,
philosophy,
politica,
politics,
psychology,
religion,
sociology,
stragi,
traditions
sabato 12 marzo 2016
IL MODO PIU' VELOCE PER CAMBIARE IL MONDO
la società è quello di mobilitare le donne del mondo.
(Charles
Malik)
Lea e Simona, insieme, ricordavano il racconto di Francesca. Francesca una sera raccontò di alcune osservazioni che aveva fatto suo marito. Lui ingegnere minerario in missione sulle piattaforme petrolifere un mese si e uno no, osservava il comportamento degli uomini lasciati soli a se stessi. Raccontava che dopo qualche tempo tra soli uomini, molti cominciavano a trascurarsi. Non si lavavano, non stiravano le camicie, mangiavano come maiali. Addirittura raccontava di un gioco fatto nella piccola cabina d’osservazione, dove si rinchiudevano per fare una gara di scoregge.
PARIGI 2015 UN ANNO PARTICOLARE
Etichette:
emigration,
europe,
feminism,
freedom,
immigration,
laicity,
love,
malik,
paris,
politics,
psychology,
women
venerdì 11 marzo 2016
EUROPA - EUROPE
Si può paragonare la nuova immigrazione a un motore Ferrari installato su
una vecchia 2CV Citroen. Un motore potente su di una vecchia carrozzeria,
l’Europa.
Il sistema può solo crollare.
Oppure, come la droga che fa sognare, e morire di piacere un vecchio corpo
freddo e rigido: i buonisti. E alimenta gli spacciatori.
Etichette:
emigration,
europa,
immigration,
laicity,
love,
mirror,
paris,
philosophy,
politics,
rape,
religion
giovedì 10 marzo 2016
They speak about the religions and God - PARLANO DELLE RELIGIONI E DI DIO

Ricorda: “Dio non ti picchia, non ti
giudica, non ti punisce"
"Dove
c’è mistero, portare la luce”.
Parigi
2015. Una donna, appena immigrata, osserva e s’interroga. L’amore, la terra
d’origine, l’Italia. La nuova patria, la Francia. Le stragi, la religione, la
multi etnicità, la povertà, la laicità, la politica, il femminismo. La vita, la giovinezza, la malattia, la morte.
L’ironia e la fantasia la salvano. Anche
un paio di scarpe rosse possono cambiare il mondo.
Etichette:
alice,
emigration,
fairy tales,
friend,
immigration,
love,
mirror,
mother,
myths,
paris,
philosophy,
religion,
snow white,
traditions
venerdì 26 febbraio 2016
SIMONE DE BEAUVOIR
SIMONE DE BEAUVOIR
Dunque! Lea pensa:
se sento ancora “una” docente universitaria parlare così di un autore, per altro
donna, lascio a classe per protesta. L’autore in questione è la scrittrice e
filosofa Simone de Beauvoir. Presentazione: “ è stata l’amante di Sartre, ha
avuto moltissimi altri amanti, forse è stata anche omosessuale. Ha fatto,
insomma, quello che gli pareva”.
Ok, ma che cosa ha scritto e perché è stata apprezzata?
Ok, e chi se ne frega delle sue
frequentazioni!
E poi, perché sempre in relazione a un uomo?
PARIGI 2015 UN ANNO PARTICOLARE
http://www.lulu.com/spotlight/gabriellaindaco
Etichette:
emigration,
europe,
feminism,
freedom,
immigration,
laicity,
love,
paris,
politics,
psychology,
sartre,
simonedebeauvoir,
women
giovedì 25 febbraio 2016
Laicité - The laicity - La laicità
LA LAICITA'
Un giorno ascolta una divertente conversazione tra tre signore, molto “intellettuali”, sulla laicità. Le tre donne erano in notevole contrasto. La signora grassa e non molto alta, bionda con aspetto teutonico insiste con l’idea di salvaguardare l’identità della Francia. La seconda, capelli grigi, cinquanta anni circa, bohemien, parla della laicità e del fatto che è la migliore cosa che hanno realizzato la Francia e i francesi. La terza, una donna sulla sessantina, un aspetto “donna di mondo”, alta magra e capelli bianchi, nota le contraddizioni delle due.
Un giorno ascolta una divertente conversazione tra tre signore, molto “intellettuali”, sulla laicità. Le tre donne erano in notevole contrasto. La signora grassa e non molto alta, bionda con aspetto teutonico insiste con l’idea di salvaguardare l’identità della Francia. La seconda, capelli grigi, cinquanta anni circa, bohemien, parla della laicità e del fatto che è la migliore cosa che hanno realizzato la Francia e i francesi. La terza, una donna sulla sessantina, un aspetto “donna di mondo”, alta magra e capelli bianchi, nota le contraddizioni delle due.
PARIGI 2015 UN ANNO PARTICOLARE
http://www.lulu.com/spotlight/gabriellaindaco
Etichette:
emigration,
europe,
feminism,
freedom,
immigration,
laicity,
love,
paris,
politics,
psychology,
women
Iscriviti a:
Post (Atom)